01 dicembre 2006

Il Parlamento Ue approva i fondi per la ricerca sulle staminali
embrionali... meno male che c‘è l’Europa?
Il Parlamento europeo ha approvato il settimo programma quadro per la ricerca scientifica per il periodo 2007-2013: 54 miliardi di euro che potranno essere utilizzati anche per la ricerca con le staminali embrionali, ma solo nei Paesi in cui cio' e' consentito. Quindi scordiamoci che in merito un pò di soldi potranno arrivare al nostro Paese, anche per cercare di ovviare agli scarsi fondi a disposizione, così come confermato dalla Finanziaria in via di approvazione. Ci possiamo confortare perche' comunque l'approvazione del Parlamento europeo rappresenta un dato positivo anche per il nostro Paese:
1) altre ricerche scientifiche (incluse quelle sulle staminali adulte) ne trarranno vantaggio;
2) la nostra legge non vieta la ricerca sulle staminali embrionali importate da altri Paesi, per cui questi ultimi, avendo più fondi a disposizione, potrebbero essere interessati a investire in strutture italiane in Italia;
3) migliorera' la qualita' della ricerca sulle staminali embrionali nei Paesi in cui ciò è consentito,con vantaggi per gli scienziati italiani che, interessati alla materia, avranno a che fare con strutture straniere economicamente piu' solide per accoglierli;
4) quando questa ricerca dara' i primi frutti, gli italiani non esiteranno ad alimentare il turismo sanitario per terapie che nel nostro Paese non esisteranno (vedi, negli ultimi tre anni, la quadruplicazione dei viaggi all'estero per i trattamenti di fecondazione assistita);
5) la globalizzazione della ricerca e della scienza fa piazza pulita di tutti i pruriti ideologi tipici delle leggi italiane.

tratto da ADUC: Donatella Poretti

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