30 novembre 2006

OSSIGENOTERAPIA IPERBARICA

Dirigente responsabile Servizio di Terapia Iperbarica
Dott. Giuseppe De Donatis

L’Ossigenoterapia iperbarica (OTI) è presente nel nostro Presidio Ospedaliero di Gallipoli sin dal 1994, primo servizio medico funzionante in una struttura ancora non attiva. E’ localizzata nella Torre A, adiacente al Pronto Soccorso e svolge attività ambulatoriale dalle ore 08.00 alle 19.00 di ogni giorno, esclusa la Domenica ed è sempre pronta nelle emergenze.

Ogni trattamento ha la durata media di 90’ ed ogni ciclo di terapia comprende circa 20 sedute da svolgersi nel corso della settimana: può essere ripetuto più volte previo un periodo di riposo.

Il Paziente da trattare deve essere visitato da un Sanitario del Servizio di Anestesia che disporrà il protocollo di terapia specifico per la patologia da curare.

L’OTI è basata sulla somministrazione di O2, da somministrare in maschera, in ambienti ermeticamente chiusi (camere iperbariche) entro cui si porta la pressione interna a valori superiori a quella atmosferica. Tale metodica rende possibile la diffusione dell’ O2 disciolto nel plasma ad una concentrazione superiore di 12-15 volte quella normale, facendolo così arrivare anche dove non possono accedere i globuli rossi. L’OTI può essere determinante nel risolvere patologie acute , migliorandone la prognosi sia per quel che riguarda la sopravvivenza che l’entità dei postumi.

Riattivando i processi metabolici deficitari può portare alcune malattie croniche a guarigione o ad evidente miglioramento, tuttavia non va vista come l’ultimo rimedio ‘eroico’ quando le condizioni del Paziente sono oramai quasi o del tutto compromesse.

L’OTI mostra le caratteristiche di un farmaco dotato di un alto coefficiente terapeutico. Le malattie per le quali è indispensabile o consigliabile il ricorso all’OTI, sia essa da sola o in associazione ad altri presidi terapeutici, sono state stabilite dalle società scientifiche SIMSI, SIARTI, ANCIP.

PROTOCOLLI APPLICATIVI DELL’OTI

  1. Malattia da Decompressione
  2. Embolia Gassosa Arteriosa (iatrogena o barotraumatica)
  3. Gangrena Gassosa da clostridi
  4. infezione acuta dei tessuti molli a varia eziologia
  5. Gangrena e ulcere cutanee nel diabetico
  6. intossicazione da CO
  7. lesioni da schiacciamento e sindrome compartimentale
  8. innesti cutanei e lembi a rischio
  9. osteomielite cronica refrattaria
  10. ulcere cutanee da insufficienza vascolare o post-traumatica
  11. lesioni tessutali post-attiniche
  12. ipoacusia improvvisa
  13. osteonecrosi asettica

ALTRE PATOLOGIE

  1. retinopatia pigmentosa
  2. sindrome di Meniere
  3. sindrome algodistrofica
  4. parodontopatia
ALCUNI CASI TRATTATI







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